Seleziona la lingua

Italian

Down Icon

Seleziona Paese

Italy

Down Icon

"Per una pace disarmata e disarmante": il cammino a Padova nel nome di Papa Leone XIV

"Per una pace disarmata e disarmante": il cammino a Padova nel nome di Papa Leone XIV

Torna domenica 1 giugno l’appuntamento di Uniti per la pace Padova con il Cammino di pace per le vie di Padova, che quest’anno avrà come slogan “Per una pace disarmata e disarmante”. Il Coordinamento delle Associazioni laiche e religiose di Uniti per la Pace Padova che aderisce alla campagna “Ferma il riarmo” ha fatto proprie le parole di Papa Leone XIV al suo primo saluto; parole che hanno evidenziato la necessità del disarmare, perché solo così si può garantire una pace duratura. Uniti per la pace Padova con il cammino 2025 vuole sottolineare ulteriormente proprio la necessità di riflettere sull’urgenza del disarmo.

Da quattro anni Uniti per la pace Padova (aggregazione trasversale di numerose associazioni e realtà impegnate sul tema della pace nata nell’anno in cui è scoppiata la guerra in Ucraina) propone per l'1 giugno, vigilia della Festa della Repubblica, un percorso animato di pace per coinvolgere le persone, sensibilizzare e lanciare all’unisono un appello per azioni concrete che favoriscano la pace. Una data non casuale, ma volutamente scelta, fin dal primo Cammino, per ricordare a tutte le persone, con cittadinanza italiana e non, che l’Italia è Costituzionalmente una Repubblica che ripudia la guerra. «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo» recita l’art. 11 della nostra Costituzione.

«Domenica 1 giugno 2025 - commentano i rappresentanti di Uniti per la pace Padova - chiamiamo all’appello non solo chi vive a Padova e Provincia ma chiunque si riconosce nell’articolo 11 della nostra Costituzione e voglia camminare insieme a noi in un percorso di riflessione che toccherà dei luoghi e ricorderà dei testimoni di impegno per la pace e per i diritti dei Popoli. La Pace è bene comune e come tale va costruita giorno dopo giorno, garantendo i diritti, alla sanità, all’istruzione, alla ricchezza diffusa, alla libertà di espressione e movimento, accrescendo cioè il benessere della società. La Pace è tutte queste cose insieme, non solo assenza di guerra. Eppure viviamo un’epoca in cui si parla più di investimenti per gli armamenti che per promuovere una società giusta, equa, in cui i diritti di tutte le persone siano garantiti. I numeri parlano più delle parole: nel 2025 le spese militari sono pari a 32 miliardi di euro, di cui 13 miliardi destinati alle armi, con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente; due miliardi di euro sono stati investiti per il programma Fregate Frem Evo; 1.420 milioni sono stati investiti per l’acquisto di carri armati, 1.225 milioni per la fanteria pesante e 397 milioni per completare il cacciatorpediniere DDX. Gli stessi impegni finanziari potrebbero garantire servizi e assistenza per le fasce più deboli (1.420 milioni favorirebbero la presenza di 9.700 assistenti domiciliari per anziani e non autosufficienti); sostenere opere strutturali necessarie a tutelare il nostro paese da catastrofi atmosferiche (1.225 milioni permetterebbero di realizzare 770 opere contro le alluvioni); mettere in sicurezza scuole e strutture pubbliche (con 397 milioni si metterebbero a norma e in sicurezza 800 scuole). A livello globale la spesa militare nel 2024 ha raggiunto un nuovo record i 2.443 miliardi di dollari, evidenziando chiaramente una crescente e pericolosa instabilità geopolitica».

Commenta l’assessora alla cooperazione, pace e diritti umani del Comune di Padova Francesca Benciolini: «Ancora un segno, una presenza che attraversa la nostra città per chiedere cessate il fuoco, cessate la follia di tutte le guerre da Gaza all'Ucraina ma anche a tutte quelle che non vediamo ma che sappiamo esserci, Sudan, Congo. Grazie al lavoro ormai consolidato della rete Uniti per la Pace che ogni giorno, attraverso l'impegno di tutte le realtà che vi aderiscono, semina nel nostro territorio consapevolezza, informazione e formazione perché non ci voltiamo dall’altra parte e continuiamo a chiedere la pace, come azione attiva».

Il Cammino di pace per le vie di Padova partirà dalla Casa dei Missionari Comboniani, in via San Giovanni di Verdara 139 e si svilupperà in cinque tappe per arrivare fino al Municipio di Padova. I Missionari Comboniani sono da sempre impegnati per la pace e la nonviolenza, sia denunciando traffici di armi che operando per favorire la pacificazione dei conflitti anche a costo della vita, come è stato per padre Ezechiele Ramin, originario di Padova, di cui quest’anno ricorre il 40esimo nniversario del suo martirio, vittima di un’imboscata in Brasile dove era impegnato contro l’oppressione dei latifondisti. Qui verrà allestita un mostra che illustra i conflitti in corso nel mondo e ci sarà un momento di animazione musicale. Il corteo procederà poi lungo via Beato Pellegrino per lambire il Centro di Ateneo per i Diritti Umani, che rappresenta una risposta concreta dell’Università di Padova alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Qui si ricorderà la figura di Antonio Papisca, a cui è dedicato il Centro, per il suo impegno umano e intellettuale per la costruzione di una società più giusta ed equa.

Il Cammino attraverserà poi piazza Petrarca, dove si ricorderà il grande letterato Francesco Petrarca, la sua profonda coscienza civile e il suo ruolo di ambasciatore di pace. Il Cammino proseguirà poi verso via Dante e raggiungerà piazza Insurrezione attraverso via Emanuele Filiberto dove il corteo sosterà davanti alla lapide che ricorda Mario Todesco, medaglia d’oro al Merito civile. Originario di Solagna, Todesco insegnò al Liceo classico Tito Livio di Padova, si oppose all’allontanamento degli allievi ebrei come conseguenza delle leggi razziali e aderì attivamente alla lotta antifascista. Il suo cadavere, seviziato venne ritrovato il 29 giugno 1944 proprio in via Emanuele Filiberto. Prima di arrivare a palazzo Moroni il corteo percorrerà via Marsilio da Padova, e qui sosterà per ricordare la figura di questo illustre filosofo e scrittore, autore nel 1324 del trattato Defensor Pacis (Difensore della pace), in cui teorizzò un nuovo concetto di Stato, autonomo e indipendente da qualsiasi altra istituzione umana o ecclesiastica, il cui scopo è la felicità dell’uomo e la legge è strumentale alla pace.

Infine il Cammino di pace per le via di Padova giungerà a Palazzo Moroni, intorno alle 19.15 per la tappa conclusiva. Sotto le lapidi, che ricordano i caduti civili durante la Prima Guerra Mondiale, e la statua con l’allegoria della Pace ci saranno: il saluto di Francesca Benciolini, Assessora alla cooperazione, pace e diritti umani del Comune di Padova, che patrocina l’iniziativa; la testimonianza di Sergio Paronetto vicepresidente di Pax Christi e rappresentante della Rete Italiana Pace e Disarmo e un momento di animazione musicale a cura di Panda Rock. Sarà suonata la Campana della Torre Comunale per ribadire che l’Europa non è un’Europa armata e non un’Europa disarmata.

Uniti per la pace Padova vede la partecipazione di Acli, Agesci, Anpi, Arci, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione per la pace, Azione cattolica, Beati i costruttori di pace, Casa delle donne, Centro Pandora, Cgil, Cisl Uil, Comunità di Sant’Egidio, Comunità etniche cattoliche, Donne in nero, Emergency, Federazione Donne Pace nel mondo, Legambiente, Libera, Masci, Mir, Movimento dei focolari, Ufficio diocesano di Pastorale sociale, Rete studenti medi e Udu.

Padovaoggi

Padovaoggi

Notizie simili

Tutte le notizie
Animated ArrowAnimated ArrowAnimated Arrow